Eccolo...di fronte alla vecchia politica, figlia di tangentopoli e del lato peggiore della prima repubblica, vedo ergersi un uomo nuovo, capace di spazzare con un sol colpo un intera classe dirigente obsoleta, inadeguata, marcia: Renzi.
Modo di dialogare semplice, niente fronzoli, un tipo modesto (e poi diciamocelo, un tipo con la parlata fiorentina ispira fiducia a prescindere): ha l'aria di quel vicino di casa a cui andare a chiedere lo zucchero quando è finito. è sindaco tra la gente, riconosce i propri errori, non si monta la testa eppure sa mettersi in gioco, non si nasconde dentro Palazzo Vecchio, lo si vede passeggiare tra i suoi concittadini, partecipare persino a qualche corsa (questa me l'ha raccontata un amico che proprio in una di queste gare l'ha visto partecipare tra gli altri concorrenti)...Provate a immaginare, non so, Alemanno che corre per le strade di Roma: non ce lo vedo proprio.
Quando tra amici si parlava di politica (Cercando di elevarsi un minimo dal livello "W il Che" o "Boia chi molla è il grido di battaglia", che paradossalmente ho constatato essere più facile a farsi tra adolescenti che tra adulti in linea di massima) ero solito dire "Eh, dovessi votare ora, spererei nella candidatura di Renzi...Pensa che bello averlo come presidente del consiglio". Manco a dirlo, mi sbagliavo di grosso.
Premetto, la mia cultura cinematografica è vergognosa, infima, ridicola, per cui non sono capace di fare altri esempi.
Nel film di Catwoman (visto 5 o 6 anni fa di malavoglia per non fare un dispiacere a mio cugino, per cui lo ricordo a malapena, cito le scene come le ricordo per sommi capi) accade che la protagonista a un certo punto si presenta ad un colloquio con la cattiva del film nella sua abitazione privata, non mi ricordo per quale motivo, cercando di risolvere chissà quale faccenda a modo loro, di nascosto. La cattivona però che fa? Aveva ucciso il marito (di nuovo, non so perchè) e chiama la polizia fingendosi sconvolta dando tutta la colpa alla povera donna gatto, che pensava di ottenere tanto da questo incontro invece si era ritrovata la polizia alle calcagna.
Il mio (ex)amato Renzi bene o male ha fatto la stessa cosa: capisco che hai a cuore la tua città, capisco che Berlusconi a Roma non ce lo trovi mai, capisco che ti ha decantato per anni chissà quali aiuti per Firenze...Ma come diamine ti viene in mente di fare un incontro privato ad Arcore? Stiamo parlando di una delle persone più intelligenti del nostro Paese (un criminale, una piaga, ma stupido non è di sicuro), come hai fatto a non pensare che potesse cogliere l'attimo per riempirti di merda data la tua visita poco istituzionale? Ma soprattutto quanto pensavi di ottenere in questo modo, sono anni che continua a farti promesse che non mantiene e pretendi di risolvere tutto con un'informale cena di pesce?
Non contento di aver fatto vacillare tutta la fede che, illuso, in lui avevo riposto, oggi mi ha dato il colpo di grazia: tutto contento di poter finalmente assistere alla sua linea di difesa essendo ospite della Gruber assieme a Travaglio, sono costretto nell'ascoltarlo a constatare che il mio credo era sbagliato.
Risulta quasi difficile ammetterlo, persino a me stesso, ma devo farmene una ragione: Renzi è un bimbo. Di quelli belli, s'intenda, che quando li vedi nel passeggino non puoi fare a meno di sorridere e intrattenerti con la madre nel dire "ma quanto è tenero", "ma quanto è cresciuto dall'ultima volta, ormai è un ometto" e cose simili, ma bambino fino al midollo, a cui devi ricordare di non accettare e carammelle dagli sconosciuti e che purtroppo babbo natale non esiste.
Ecco, sono questi i due esempi che mi interessano. Quello delle caramelle è riferito ovviamente all'avvenimento di lunedì: non riesco a passarci sopra, come si fa ad essere così ingenui...ma quello del grasso uomo di rosso vestito è più importante (oltretutto anche a tema col periodo), ed è quello che mi ha fatto più male.
Non ce l'ho con Renzi in quanto idealista, sarei il primo degli ipocriti se lo criticassi per una cosa del genere, è un sognatore, ottimista di natura, ma esagera: un po' il candido di Voltaire.
Dal mio punto di vista esagera anche Travaglio nel dire che la politica nel suo modo di vedere non si costruisce sui sogni ma sul far di conto, sui nudi e crudi fatti, in quanto il sogno è ridotto per lui alla stregua di uno slogan, ma in fondo lo capisco, ossessionato com'è (spesso giustamente) dal "sogno" berlusconiano, da quel promettere, evocare, proclamare senza mai fare.
Il limite del sindaco di firenze risiede nel credere nell'esistenza di una politica che verta ancora su ideali, su una distinzione di destra e sinistra a livello culturale: sarei il primo a voler credere in una cosa del genere ma è dall'avvento della seconda repubblica (non che prima fosse così diverso, senza dover fare i soliti nomi) che tutto ciò non ha senso. Sotto questo punto di vista do ragione a Travaglio quando dice che c'è bisogno di programmi chiari, non sogni, non di antiberlusconismo.
Fino a questo punto della trasmissione con un certo sforzo Renzi lo avrei potuto anche salvare, la politica fatta di sogni affascina anche me...ma arriviamo all'esempio di prima, babbo natale. Nel momento in cui deve far capire cos'egli intenda esattamente con sogno, cosa necessaria date le mille sfaccettature che la parola può assumere, accade ciò che non avrei mai voluto accadesse.
Di tutti gli esempi che poteva fare, di tutti gli ideali che poteva pescare, quale ha scelto? Ha detto di credere in soldoni a babbo natale. Ha parlato del grande sogno americano (e già qua ha cominciato male) che ha permesso che venisse eletto uno dei più grandi presidenti degli USA, il nero (ci ha tenuto a sottolinearlo) Obama.
Ma come? Proprio qua mi caschi? L'errore di Arcore te lo avrei anche perdonato dopo un po' di tempo, ma questo no. Tralasciando che a tutti i sedicenti uomini-di-sinistra-che-votano-sempre-a-sinistra-con-la-bandiera-della-pace-con-la-maglietta-di-Obama toglierei il diritto di voto (ma vabbè, io lo toglierei un po' a tutti, sono antidemocratico dopotutto, perlomeno rispetto all'attuale tipo di democrazia, ma su questa cosa ci tornerò un altra volta, basta che non mi si scambi per fascista), non me lo aspettavo minimamente. Anche Renzi, come tanti altri esponenti e di destra e sinistra, vittima di questo inganno, come tanti altri si ostina a credere a babbo natale. Non puoi parlarmi del sogno che ha portato alla carica di presidente un uomo così inetto quale Obama, assunto per motivi ridicoli al rango di simbolo mondiale della sinistra che può vincere (e che proprio per questo continuerà a non vincere, dopotutto se si scelgono certi modelli...che poi per porre sullo stesso piano i democratici americani e la sinistra storica europea ce ne vuole di coraggio). Si è lasciato vincere dal fascino di una figura eterea e insignificante qual è quella dell'attuale presidente degli Stati Uniti, esaltato in quanto nero è riuscito primo nella storia statunitense a ricoprire una carica così importante...per non fare poi nulla. (e questo per quanto mi riguarda è razzismo, non esaltazione dell'eliminazione delle differenze di pelle. Lo si ama perchè è nero, gli si è dato il nobel della pace perchè è nero...come lo si deve chiamare questo atteggiamento?) Eccolo l'idealismo Renziano, pieno di buoni propositi ma vuoto di sostanza.
A conclusione di questo sfogo, scritto di getto tanta era la delusione, ho deciso di abbandonare ogni mia speranza in quest'uomo...
Sorge però ora un problema, se ci saranno elezioni in seguito alla sfiducia (o comunque prima o poi si voterà, a prescindere dal 14 dicembre) dove andare a parare? Saltando a piè pari la destra e l'ancor più odioso terzo polo andiamo a sinistra...
PD?IDV?SEL? Partiti farciti di personalità obsolete, nomi di quella vechia politica che volevo fuggire e che speravo venisse smantellata da Renzi (Guai a chi mi parla di Vendola)...Brutto, davvero brutto a dirsi, ma temo che mi toccherà sperare nel movimento a cinque stelle. Spero di potermi ricredere.
Guarda, io questa cosa di Renzi non so come giudicarla... Di primo acchito ho avuto la tua stessa reazione. Ho pensato ad una mossa assurda, per modalità e tempistica. Poi ho riflettuto un attimo, e adesso credo che la mossa di Renzi in qualche modo sia rivoluzionaria. Voglio dire: il problema della sinistra italiana è sempre stata da una parte la tendenza all'inciucismo (vedi d'Alema), dall'altra la paura nell'affrontare a viso aperto Berlusconi. Renzi in un certo senso spazza via tutto questo. Non ha niente da nascondere e soprattutto non ha paura. Probabilmente se andassimo a votare oggi il Pd perderebbe, ma questo è il suo problema: il Pd ha paura, e non fa nulla per nasconderlo. Renzi invece attacca, così come fa il collega rottamatore Civati. Ripeto: la modalità con cui si è svolto questo incontro non mi è piaciuta, ma forse questo gesto è semplicemente troppo "avanti" rispetto agli elettori del Pd.
RispondiEliminaMa...a me Renzi piace, non puoi ripiccarti perché è andato a mangiare ad Arcore o perché è caduto nelle domande velenose di Travaglio!
RispondiEliminaComunque se si va alle elezioni io voto il Partitodellammore!
Il problema forse è questo, a me questo gesto sa tanto di inciucismo di d'alemiana memoria. è vero, Renzi non ha paura, senza di riflesso farsi arrogante, e lo stimo per questo, ma non è sufficiente. Le modalità sono importantissime, la forma va rispettata, non abbiamo (noi inteso noi elettori italiani)abbastanza elasticità per concepire un gesto del genere, e siamo naturalmente portati a prenderlo come, appunto, un piccolo grande incuicio, a prescindere da ciò che sia successo: hai ragione tu, l'elettore del PD non è pronto per un gesto del genere.
RispondiEliminaA vederla da un altra ottica apparirebbe come la dimostrazione di voglia di fare e arrivare dritti al problema,di un assenza di sudditanza, ma ripeto può sembrare anche esattamente l'opposto, per cui a prescindere da quale delle due interpretazioni siano vere Renzi ha perso punti. Anche la storia del comunicato stampa congiunto...Ma era così difficile farlo prima dell'incontro e non farsi anticipare?
Il concetto di fondo è che il suo antiberlusconismo e spirito d'azione poteva dimostrarli in tanti altri modi (non dico come di pietro, di urlatori me ne basta uno), non così: ha commesso una grave ingenuità, è "troppo" giovane. Che poi, per carità, sempre meglio che troppo vecchio come i suoi compagni di partito.
@ Calliope...Si posso:) e comunque il partito dellammmore vince sopra ogni cosa:)
No, Br1, non sono d'accordo. Seguo in parte Ale Cava, in parte ti faccio notare come questa notizia sia stata fatta uscire proprio da ambienti dalemiani, che mal digeriscono il "renzismo".
RispondiEliminaNel merito: capisco che si sia persa l'abitudine al confronto fra le parti politiche senza che questo venga definito "inciucio", ma - ecco - non mi sembra si possa crocifiggere un sindaco perché ha incontrato il presidente del Consiglio.
Ah, post scriptum: il movimento a 5 stelle ha buone idee, ma poche strategie per applicarle. A quel punto, e perdonami, preferisco Vendola.